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Archive for novembre 2011

Monti: una SI e una NO.IRPEF e IVA.

28 novembre 2011 3 commenti

Il Governo Monti inizia a muoversi e lo fa con 2 passi concreti:
uno ci piace sull’IRPEF e uno non ci piace IVA.

L’ IVA lo abbiamo detto col Governo Berlusconi e lo ripetiamo a Monti:

noi avremmo fatto l’esatto contrario, avremmo abbassato l’IVA per far ripartire i consumi.

La copertura finanziaria, secondo noi, avviane con una adeguata tassa Patrimoniale che non deve essere nè vessatoria nè saltuaria, ma stabilita e sempre indirizzata verso lo sviluppo.

Monti però una cosa buona l’ha già fatta: al 30 novembre c’è tra le altre cose da pagare l’IRPEF, il saldo al 98% sui redditi dell’anno.

Ma a novembre, se il reddito è regolare,è costante avremmo incassato circa il 92% dei redditi e quindi avremmo anticipato un 6% di tasse: uno sbilancio notevole di cassa personale a favore di quella dello Stato.

Monti ha riportato al 82% la richiesta di saldo a Novembre.

Ovviamente le due iniziative di Monti sono così collegate: tolgo un po’ di pagamento di tasse, lascio liquidità incassa alle persone, queste per Natale spenderanno e le merci le pagheranno con l’IVA aumentata al 22 o 23%.

Non condividiamo fino in fondo questa logica, ma almeno non navighiamo più a vista.

Domani vi spieghiamo perchè non conviene sempre pagare le tasse alla scadenza.

 

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Un Imbuto e le banche: eppure non è difficile capirlo.

Oggi abbiamo scritto ai vertici di una Banca molto nota in città
per spiegargli come funziona un imbuto.

Divertitevi con noi cercando di capire insieme cosa ci succede intorno,
con poche, pochissime righe.

Tutti noi sappiamo come funziona un imbuto: più la parte piccola è stretta e meno liquido passa e  a parità di flusso in ingresso, la parte larga si riempie .

Una Banca ha deciso di “alleggerire” la sua struttura per essere “più veloce nelle risposte e più efficente, più moderna!” : bello no?

Come funzionana una Banca? Come un imbuto: c’è la filiale, la parte stretta dell’imbuto, che ha una autonomia diciamo di volere 10, la filiale è controllata da una capogruppo di autonomia 50 ovvero 5 volte in più di una filiale di periferia ed infine uno o due livelli sopra con autonomie maggiori diciamo 250 e 1000. Dove a 1000 ci sta il direttore generale che deve firmare operazioni molto importanti per volumi.

SCHEMA: 10-50-250-1000. Un imbuto. Se un cliente chiede 15 non deciderà il primo livello ma il secondo. ok?

Come si snellisce questa struttura? in due modi.

Modo 1:             imbuto    5-100-250-1000.
Modo 2:             imbuto 25-100-300-1000.

Il Modo 1 porta ad avere filiali di periferia con un potere decisionale ridotto o nullo e quindi sono strutture leggere di pura raccolta e contatto coi clienti: chi decide poi sono le filiali di secondo livello.

Il Modo 2 porta ad avere filiali di periferia molto responsabilizzate ed incidenti sulla zona dove operano, però con rischi maggiori per l’Istituto.

Se l’imbuto ha una fuoriuscita maggiore, maggiore è la velocità delle pratiche. banale no?
Secondo voi quale scelta ha fatto la “nostra” Banca?

poi per chi vuole si parlerà in seguito di check and balance di alcune strutture. saluti

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Assicurazione: controllati per pagare meno?

Essere costantemente sotto controllo non piace a nessuno, ma certi tipi di controllo
automatizzati sono a tutela di tutti e allora potremmo anche accettarli.

Ancora di più se serve a far pagare chi fa il furbo o chi gioca con i nostri soldi.

Notizie di questi giorni dicono che un 3 % di auto non sia assicurata.

( http://www.economyonline.it/2011/10/31/risparmiare-sulla-polizza-auto-con-altroconsumo/  risparmiare sull’assicurazione auto)

A tutti noi non ce ne importa niente se il vicino non paga la sua assicurazione, questo fino al giorno in cui non ti becca in pieno magari mentre rientra a casa.

Quel giorno capisci che non è proprio giusto che tu paghi di tasca tua le mancanze di altri: se lui non ha l’assicurazione il danno è innanzi tutto a carico tuo e dopo semmai inizierai una lunghissima causa civile.E auguri.

Ecco che con cambiamenti recenti di qualche articolo è stato aggiunto un altro controllo a nostro carico, ma che potrebbe tutelarci: se l’autovelox, il tutor autostradale o le porte telematiche ti “vedono” passare, si segnano la tua targa e se l’assicurazione non è pagata ti vengono a prendere al volo. O almeno ti arriva a casa un promemoria, diciamo, caro.

E’ vero , ci sono persone che non ce la fanno a pagare le salatissime assicurazioni, ma almeno che queste persone non decidano di prendere l’auto e riversino sugli altri il rischio della vita e dei soldi.

Ovviamente da oggi le assicurazioni hanno un alibi in meno e quindi che inizi davvero una sana concorrenza, per esempio non ci deve registrare alcun aumento della polizza se una l’intestatario non ha fatto un incidente nell’ultimo anno. Non ha aumentato il suo rischio, è stato bravo. Altro esempio, rivediamo gli indennizzi effettuati direttamente dalla propria assicurazione: se da un lato ha velocizzato gli indennizzi in realtà ha deresponsabilizzato le assicurazioni nell’accertare le reali dinamiche degli incidenti. E l’assicurazione per tenersi il suo cliente lo paga anche troppo velocemente e con un controllo più leggero.

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Olio: i conti che ti fanno male

E’ tempo dell’olio “novo”! Buono! Anzi buonissimo,ma questo anno davvero scarso:
in Toscana si parla del 50% in meno rispetto all’anno precedente.
E i conti dell’olio tornano sempre meno. Facciamo i conti in tasca al contadino e vedrete che ne guadagnerete voi e la vostra salute.

Partiamo dal frantoio dove il contadino lascia dai 70 centesimi a  1 euro di spesa al kg per frangerlo. Contiamo 1 euro al litro.

Prima di frangerlo bisogna comprare il bottiglione da 5 litri (semplifichiamo il ragionamento tanto il concetto di base non cambia). Il bottiglione costa dai 2 euro ai 3 euro. Contiamo 2,50  euro il bottiglione quindi 50 centesimi al litro.

Le olive stanno sull’albero e bisogna tirarle giù, le persone sono pagate al 6% della frangitura sul raccolto oppure a ore, dai 7 ai 12 euro l’ora. Il 6% equivale a 6 kg di olio ogni 100 kg di olive raccolte. 6 kg di olio sono circa 5 litri e mezzo.
L’olio di media rende circa dal 12 % al 19 %. Noi consideriamo un ottimistico 16% così il 6% lo diamo a chi lo ha raccolto.

Rimane al contadino il 10% della frangitura.

A questo punto ammettiamo che il contadino ha 200 olivi e questo anno gli hanno reso 15 kg di olive l’uno (vi assicuro che è molto ottimistico come dato quello che vado scrivendo) sono un totale di 3000 kg di olive e circa 300 litri di olio al contadino.

Durante l’anno c’è stata la potatura, il mantenimento del campo, un po’ di concime, un po di cura: il tutto per circa 1/3 euro al litro noi prendiamo a riferimento 1.50  euro al litro.

Totali spese: 1 euro di frantoio, 50 centesimi di bottiglia, 1,50 di cura della pianta= 3 euro di spese al litro.
Senza contare tutte le giornate che il contadino ci ha lavorato perchè comunque pulisce il campo e l’albero, raccoglie anche lui, frange lui, scarica lui le olive, trattori, auto per il trasporto.

Se trovate in vendita un olio che costa meno di 5 euro al litro sappiate che è venduto SOTTO COSTO e che state uccidendo il vostro contadino e che si parla di incassi senza contare le tasse e altre spese.

Se non volete nei prossimi anni l’olio “cinese” o tagliato con olive straniere allora non comprate OLIO NOVO sotto gli 8/10 euro al litro.

E voi lavorereste almeno due mesi l’anno al freddo e con fatica per 1000 euro?

(corretto dalla Professoressa R.R.) Grazie

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